top of page

Un po' di storia ...

Nel gennaio del 1995, sotto il provincialato di p. Gilberto Soracchi, nasceva la Biblioteca Provinciale, costituita dalle tre sezioni Biblioteca dello Studio Teologico, Biblioteca «P. Benvenuto Bughetti» e Biblioteca dell’Osservanza. Si realizzava così, almeno sulla carta, un progetto che già nel 1963 il p. Roberto Zavalloni prospettava al p. Alessandro Mercuriali[1] e che negli anni seguenti non smise mai di essere periodicamente riproposto in sede di Capitoli e Definitori Provinciali[2]. La difficoltà più grande sembrava essere costituita dal non riuscire ad individuare la strada migliore da percorrere per ottenere una soluzione che da tutti era ritenuta ormai indispensabile[3]. Il primo passo fatto verso la costituzione della Biblioteca Provinciale fu sicuramente l’assunzione di una persona che si occupasse della Biblioteca Francescana «P. Benvenuto Bughetti» dopo la morte di p. Celestino Piana (avvenuta nel 1992) che ne era Direttore. In questo modo la Provincia esprimeva attraverso un impegno concreto non indifferente la volontà di procedere per quelle vie che nel corso degli anni si erano andate delineando. Innanzitutto l’affidare la gestione della Biblioteca Francescana ad un bibliotecario stipendiato e non a un frate veniva a dare una risposta alla domanda che p. Muccioli, al punto 5)[4]della Relazione citata sopra, si poneva riguardo al personale responsabile; inoltre gettava le basi perché si potesse concretamente pensare ad un’unica gestione delle tre biblioteche dello Studio Teologico, P. Benvenuto Bughetti e dell’Osservanza.

Si pensò così di creare un’entità sotto un unico responsabile, la quale fosse fisicamente ripartita in tre sezioni, ciascuna con le proprie specificità[5]; la Biblioteca Provinciale (fino al 2008) è così risultata composta da:

1. Biblioteca dello Studio Teologico S. Antonio (via Guinizelli 3, 40125 Bologna), settore teologico-filosofico, ad uso ed al servizio principalmente, anche se non solo, degli studenti dello Studio Teologico S. Antonio, con orario di apertura dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dal mercoledì al venerdì dalle 14.00 alle 18.00;

2. Biblioteca Francescana «P. Benvenuto Bughetti», settore di Francescanesimo (comprendendo con questo termine opere di argomento francescano ed opere anche di altro argomento, ma scritte da francescani), che trovava all’interno del Convento della SS. Annunziata, dal quale i frati si sono allontanati nel 2008. Tutto il fondo è confluito nella Biblioteca dello Studio Teologico S.Antonio;

3. Biblioteca dell’Osservanza (via dell’Osservanza 88, 40136 Bologna), con i testi della sfera umanistico-letteraria[6] ed un carattere principalmente conservativo (qui che sono stati raccolti i Corali della nostra Provincia Minoritica dell'Emilia Romagna), aperta al pubblico, su appuntamento, il lunedì e il martedì dalle 14.00 alle 18.00.

 

 

____________________________________________________________

[1] Lettera di p. Roberto Zavalloni ofm a p. Alessandro Mercuriali Definitore provinciale, Bologna 27 agosto 1963, in Archivio conventuale della SS. Annunziata (senza segnatura).

 

[2] Acta Provinciae bononiensis Christi Regis, n. 25 (31 dicembre 1970), p. 210, per quanto riguarda l’attenzione nei riguardi di una Biblioteca centrale espressa dall’art. 16, par. 2 degli Statuti Provinciali; Acta Provinciae bononiensis Christi Regis, n. 30 (30 novembre 1976), pp. 129-130 per quanto riguarda la discussione sulla Biblioteca centrale e sul suo arricchimento.

 

[3] Relazione sugli Archivi e le Biblioteche in Acta Provinciae bononiensis Christi Regis , n. 25 (31 dicembre 1970), p. 87.

 

[4]  Ibid. « …in caso di apertura al pubblico, come si penserebbe di risolvere i problemi del personale responsabile e controllante l’ingresso e l’uscita degli eventuali studiosi?».

 

[5] "Notiziario Provincia di Cristo Re dei Frati Minori dell’Emilia Romagna", n.s., 11 (dicembre 1994), p. 113.

 

[6] Gianaroli, Onofrio, La Biblioteca dell’Osservanza, "Notiziario Provincia di Cristo Re dei Frati Minori dell’Emilia Romagna", n.s., 18 (ottobre 1996), pp. 73-75.

Per meglio regolarne l’accesso, durante il Definitorio del 24 ottobre 1996 venne discusso lo Statuto della Biblioteca Provinciale[7], il quale, approvato durante il Definitorio del 25-30 novembre dello stesso anno[8], entrò in vigore dal gennaio dell’anno seguente; nella Sala di consultazione di ogni sezione se ne trova una copia a disposizione di chiunque fosse interessato a conoscerne il testo.

La Biblioteca Provinciale gode di una convenzione con la Regione Emilia Romagna, stipulata attraverso la Soprintendenza per i beni librari e documentari, in virtù della quale è inserita nel contesto delle biblioteche cittadine.

Il settore sicuramente più interessante è quello di Francescanesimo: un patrimonio di circa 20.000 libri tra antichi e moderni, nonché 50 riviste italiane e straniere accese e quasi altrettante spente. Studiosi e docenti universitari che hanno consultato  la biblioteca ne hanno sottolineato l’importanza per la quantità e per la qualità dei libri ivi conservati (alcune riviste, come Archivo Ibero-Americano, che noi possediamo quasi completo, si trovano altrove solo a Roma).

Negli ultimi anni, con la crisi vocazionale e la conseguente chiusura di alcuni conventi, la Biblioteca Provinciale ha accolto i fondi dei conventi di Cortemaggiore, Cesena, Brisighella e Busseto, arricchendo il suo già prezioso patrimonio antico.

I volumi vengono catalogati seguendo le regole nazionali di catalogazione per autore RE.I.CAT. e gli standard I.S.B.D.; dal 2016 la Biblioteca aderisce a SBN attraverso il Polo ecclesiastico PBE.

I libri catalogati prima dell'ingresso nel Sistema Bibliotecario Nazionale sono rintracciabili on-line nell'opac IBISWEB.

Ogni sezione ha in Sala di consultazione il catalogo cartaceo per autore e un personal computer per fare le ricerche bibliografiche.

Un Registro delle presenze permette di verificare il numero degli utenti che hanno frequentato la Biblioteca.

La Biblioteca Provinciale concede il prestito, anche interbibliotecario, aderisce al document delivery dei periodici attraverso ACNP, da aprile 2016 cataloga su SBN e ha una banca dati (per la catalogazione antecedente al 2016) consultabile nell’opac cumulativo on-line IBISWEB.

 

 

​

​

 

 

 

[7] "Notiziario Provincia di Cristo Re dei Frati Minori dell’Emilia Romagna", n.s., 19 (dicembre 1996), p. 94.

 

[8] "Notiziario Provincia di Cristo Re dei Frati Minori dell’Emilia Romagna", n.s., 20 (marzo 1997), p. 120.

BIBLIOTECA PROVINCIALE

DEI FRATI MINORI DELL'EMILIA

della Provincia S. Antonio dei Frati minori

bottom of page